Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1984
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* Alla p. 1937. Non rideremmo noi di un povero scolare di grammatica che nel suo latinuccio si lasciasse fuggir dalla penna non volo per nolo? E pur questo nolo è una pretta corruzione e storpiatura di non volo, fatta non da altri che dal popolaccio che suol troncare le parole e conglutinarne a dritto e rovescio i pezzi ec. Viceversa io sento tutto giorno dire dalla nostra plebe noglio o n’oglio per non voglio: e chi s’ardirebbe di scrivere in italiano noglio per non voglio e di introdurre il verbo nolere nella nostra lingua? Sicché il buono e il cattivo, il puro e l’impuro di una lingua non è altro che ciò ch’è usato o non usato e che ha fatto o non ha fatto fortuna presso i buoni scrittori e nel tempo della sua formazione. Ma quanto al degenerare, tutte le parole, tutti i modi, tutte le lingue che noi conosciamo, non sono altro che un ammasso di degenerazioni e corruzioni.