Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1943
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colori non entrano nella sfera del bello. Certo è che considerando i colori isolatamente e senza applicarli ai diversi oggetti colorati, naturali o artefatti (i quali sono piacevoli o dispiacevoli per altri generi d’armonie), poco o nulla di armonia o disarmonia, di gusto o disgusto, sente l’uomo nelle diverse combinazioni e gradazioni di colori, quando essi non esprimono nulla. Laddove le diverse combinazioni e disposizioni e gradazioni de’ sapori e de’ suoni non possono essere senz’armonia o disarmonia, gusto o disgusto del palato o dell’udito, e questo maggiore o minore.
La causa di questa differenza non è altra che la mancanza di assuefazioni determinanti e creanti l’armonia o disarmonia de’ colori puri. E la causa di questa, se non totale, quasi totale, mancanza (che rende ridicolo il tentativo fatto di una musica a colori) non può esser altra, secondo me, che la stessa immensità delle assuefazioni,