Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1818

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[p. 384 modifica] perché in quelle opinioni non entrava [p. 385 modifica]mai la pura ragione, ma tutte erano pregiudizi o ne avevano la forma, e quindi erano passioni. Povera dunque la filosofia, della quale si fa tanto romore e in cui tanto si spera oggidí. Ella può esser certa che nessuno combatterà per lei, benché i suoi nemici la combatteranno sempre piú vivamente; e tanto meno ella influirà nel mondo e nel fatto quanto maggiori saranno i suoi progressi, cioè quanto piú si depurerà ed allontanerà dalla natura del pregiudizio e della passione. Non isperate dunque mai nulla dalla filosofia né dalla ragionevolezza di questo secolo (1 ottobre 1821).


*   Se gl’italiani, i francesi e gli spagnuoli concordano nell’usare il verbo mittere nel senso di ponere (mettere, mettre, meter); se è certo che quest’uso antichissimamente proprio di tutte tre queste lingue non è derivato da scambievoli comunicazioni del linguaggio latino corrotto in quella o in questa delle tre nazioni; se finalmente quest’uniformità