Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1782
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La musica, anche la meno espressiva, anche la piú semplice ec., produce a prima giunta nell’animo un ricreamento, l’innalza o l’intenerisce ec., secondo le disposizioni relative o dell’animo o della musica, immerge l’ascoltante in un abisso confuso di innumerabili e indefinite sensazioni, lo spinge a piangere quando anche il compositore abbia voluto farlo ridere, gli desta idee e sentimenti affatto arbitrarii e indipendenti dalla qualità di quella tal musica e dall’intenzione del compositore o dell’esecutore. Guardiamoci bene dal confondere il piacevole col bello. Tutto ciò non è che piacere. E questo deriva sí dalla moltiplicità delle dette sensazioni indefinite ec. sí dall’inclinazione, dal legame che la natura arbitrariamente ha posto tra le sensazioni del suono o canto e l’immaginazione, dalla facoltà che ha dato loro di afficere piacevolmente l’orecchio (come a’ sapori il palato) ovvero l’animo,