Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1735

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[p. 338 modifica] tutt’uno colle altre facoltà mentali). E cosí il dono della memoria pare ad essi ed agli altri naturale ed innato precisamente in loro, perché, senza l’assuefazione di attendere, essi attendono spontaneamente a causa della forza in certo modo materiale delle impressioni. Quindi in gran parte deriva la durevolezza delle ricordanze di ciò che appartiene alla fanciullezza, dove tutte le impressioni, siccome straordinarie, sono vivissime, e quindi l’attenzione è grande benché il fanciullo non ne abbia l’abito. E detta durata, siccome detta attenzione è proporzionata alla diversa immaginativa, suscettibilità, assuefabilità, delicatezza [p. 339 modifica]delicatezza insomma e conformabilità degli organi de’ diversi fanciulli. Cosí la memoria degl’ignoranti o poco avvezzi a sensazioni variate ec., memoria nulla dovunque è necessario l’abito di attendere (vedi p. 1717), suol essere tenacissima di tutte le sensazioni straordinarie, le quali per essi sono frequenti, perché poco conoscono ec. ec. e la meraviglia opera in loro piú spesso e la novità non è rara per loro ec.; e quindi li troviamo assai spesso di prontissima memoria in cose di cui noi punto non ci ricordiamo ec., e vedendo che per essere ignoranti non hanno esercizio