Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1678

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[p. 304 modifica] del dolore, non però, come parrebbe che dovesse essere, gli ha assoggettati alla frequenza, nemmeno di un dolor moderato e quale si prova sí spesso dagli uomini civili. Parte la rozzezza del loro cuore e il nessuno sviluppo (o piuttosto analoga modificazione) delle facoltà produttrici del dolore, della sensibilità ec.; [p. 305 modifica]parte la continua e viva distrazione prodotta nell’uomo naturale da’ bisogni, dalle fatiche ec. ec., l’assuefazione a certe sofferenze ec. li preserva dalla facilità di addolorarsi, gli addomestica alle disgrazie della vita, li rende piú disposti a godere che a soffrire, facili a dimenticare il male, incapaci di sentirlo profondamente, se non di rado ec. Anche gli uomini civili, abitualmente o straordinariamente occupatissimi, sono nello stesso caso. Cosí pure gli uomini avvezzi alle disgrazie ec. ec (11 settembre 1821).


*   È noto che anticamente il dittongo ae de’ latini scrivevasi e pronunziavasi alla greca ai (vedi i grammatici). Or questa pronunzia e scrittura antichissima l’italiano la conserva