Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1671

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[p. 300 modifica] condizione ec., e discende meno o è meno sensibile alle cose particolari, tanto piú che non si [p. 301 modifica]può entrare con essi in competenza di desiderii ec. Parimente, riguardo agl’inferiori, bisogna che i loro vantaggi o piaceri siano d’un alto grado (nel qual caso l’odio è maggiore verso loro che verso qualunque altro), perché arrivino a pungere il nostro amor proprio e la nostra gelosia ec. Nondimeno è vero che sempre se ne prova qualche disgusto (11 settembre 1821).


*   Le teorie delle quali i romantici han fatto tanto rumore a’ nostri giorni avrebbero dovuto restringersi a provare che non c’é bello assoluto, né quindi buon gusto stabile e norma universale di esso per tutti i tempi e popoli; ch’esso varia secondo gli uni e gli altri, e che però il buon gusto, e quindi la poesia, le arti, l’eloquenza ec. de’ tempi nostri, non denno esser quelle stesse degli antichi, né quelle della Germania, le stesse che le francesi; che le regole assolutamente parlando non esistono. Ma essi son andati piú avanti, hanno ricusato o male interpretato