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300 pensieri (1669-1670-1671)

corrotte, avevano lo stesso gusto de’ nostri villani, ma in assai maggior grado. Ora i colori amaranto, barbacosacco, napoleone ed altri simili mezzi colori sono di moda, e questo effetto si attribuisce a piccole cagioni, ma in vero egli tiene alla natura generale dell’incivilimento (10 settembre 1821).


*   La detta osservazione è anche una prova dell’indebolimento che è sempre e in tutti i sensi compagno ed effetto della civiltà (10 settembre 1821).


*   Il vedere che altri prova in nostra presenza un gusto vivo ci è sempre grave e ci rende odiosa quella persona. E perciò è prudenza e creanza il non dimostrare in presenza  (1670) altrui di provare un piacere o il portarsi con una disinvoltura che mostri di non curarsene ec. Similmente dico di un vantaggio. E vedi un mio pensiero sul far carezze alla moglie in presenza altrui e il costume degl’inglesi che ho notato in questo proposito. Cosa spiacevolissima anche tra noi, e che m’é avvenuto di sentir condannare come insopportabile in due sposi che si facevano grandi carezze in presenza d’altri. Tanto è vero che l’uomo odia naturalmente l’uomo. Eccetto se quel gusto che ho detto è stato procacciato a quella persona da noi stessi volontariamente, nel qual caso egli ridonda in certo modo su di noi e serve alla nostra ambizione ec., insomma ne partecipiamo. Questo effetto si prova massimamente cogli eguali e co’ superiori (meno cogli inferiori, co’ fanciulli ec.); ma cogli eguali soprattutto e cogli amici e stretti conoscenti piú che mai, perocché con questi si esercita principalmente l’invidia e si sente al vivo l’inferiorità nostra ec. in qualsivoglia genere. I superiori sono il soggetto di un odio piú generale, che si stende su tutta la loro persona,  (1671) condizione ec., e discende meno o è meno sensibile alle cose particolari, tanto piú che non si