Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1646

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[p. 285 modifica] è vera. Viceversa non può stare l’infinita onnipotenza senza l’infinita possibilità. L’una e l’altra sono, possiamo dire, la stessa cosa. Se dunque è necessaria l’infinita possibilità, preesistente al tutto, indipendente da ogni cosa, da ogni idea ec. (ed infatti se non v’è ragione possibile perché una cosa sia impossibile ed impossibile in un tal modo ec., la infinita possibilità è assolutamente necessaria); lo è dunque ancora l’onnipotenza. Ecco Dio: e la sua necessità dedotta dall’esistenza, e la sua essenza riposta nell’infinita possibilità, e quindi formata di tutte le possibili nature ec. Questa idea non è che abbozzata. Vedi la p. 1623 (7 settembre 1821).


*   Poniamo che la classe possidente o benestante sia complessivamente alla classe povera o laboriosa ec. come uno a dieci. Certo è nondimeno che per trenta uomini insigni e famosi in qualsivoglia pregio d’ingegno ec. che sorgano nella prima classe, appena [p. 286 modifica]uno ne sorgerà nell’altra, e quest’uno probabilmente sarà passato sin da fanciullo nella prima, mediante favorevoli