Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1558
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* Alla p. 1543, margine. La quale attitudine è sí dipendente dall’abito e dall’esercizio ec. che, intermettendolo, i piú grandi ingegni illanguidiscono, o perdono talvolta affatto la detta attitudine, sia particolarmente, cioè riguardo a un dato genere di scrittura o di lavoro, sia generalmente, cioè riguardo a tutti i generi. Benché sia loro meno difficile il ricuperarlo che altrui l’acquistarlo, com’é naturale, per effetto dell’abito passato (24 agosto 1821).
* Discorre il Monti (Proposta ec., vol. I, p. 227) della separazione da farsi della natura bruta dalla coltivata. Vedilo. Egli antepone, come si può ben credere, questa a quella. È verissimo. L’arte emenda, abbellisce ec. ec. non poche volte la natura. La natura non tocca dall’arte spessissimo è intollerabile, dannosa, schifosa (come dice il Monti ). Ma come tutto ciò? forse assolutamente? non già, ma relativamente all’uomo. Or tutto ciò che vuol dire? che la natura ha errato? ch’ell’è imperfetta nelle sue opere? Cosí la pensano coloro a’quali par molto piú assurdo che l’uomo non faccia tutto bene, di quello che la natura abbia