[p. 231 modifica] L’immaginazione, eccetto ne’ fanciulli, non ha, e non abbisogna di fondamento nella persuasione. Omero non credeva certo a quello ch’egli immaginava. La scienza può dunque sommamente indebolire l’immaginazione, pur non è incompatibile seco lei. Per l’opposto, il sentimento se non è fondato sulla persuasione è nullo. Quell’uomo che non crede piú alla virtú; che sa com’ella è dannosa, e del resto non si trova in nessuno; che ha perduto l’idea della grandezza degli animi e delle cose e delle azioni, vedendo come tutte queste e tutti quelli son piccoli; che ha conosciuto come l’entusiasmo, l’eroismo, l’amore non hanno verun soggetto reale; che gli uomini e le cose sono indegnissime di destare in lui questi affetti ec. ec.; un tal uomo come può far uso del suo cuore, come può provar piú verun sentimento forte e durevole; egli che sotto le piú belle apparenze discopre sempre chiaramente, o fortemente sospetta, l’inganno, l’astuzia, la malvagità, i secondi fini, la vanità, la viltà, la nullità, la freddezza? (24 agosto 1821).