Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1559

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[p. 232 modifica] fatto ogni cosa male e sbagliato a ogni tratto e vada sempre mendicando l’opera e il soccorso delle sue proprie creature. Ma io dico. Quelle cose che senza un’infinita arte dell’uomo non gli giovano, non gli piacciono, o gli nocciono, o fanno nausea ec., non erano e non son fatte per l’uomo. Il mondo non è tutto fatto per l’uomo. Quelle cose che eran fatte per lui, o dovevano aver relazione con lui ed avercela in quel tal modo, la natura le ha ordinate con tutta la possibile perfezione al suo bene. Cosí ha fatto per tutte le altre cose, il cui bene non sempre si accorda con quello dell’uomo.

Ma poiché l’uomo, mediante ciò che si chiama perfezionamento, e io chiamo corruzione, s’é posto in relazione con tutto il mondo, s’é proccurata un’infinità di bisogni ec. ec., ha dovuto con infinite difficoltà ridurre tutte le cose a uno stato idoneo al suo servizio; e le stesse cose che la natura avea destinate al suo uso, non essendo piú buone a servirlo nel suo nuovo stato, ha dovuto, parte abbandonarle, parte ridurle a una condizione diversissima ed anche opposta alla naturale.