Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1518

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[p. 207 modifica] sulle diverse nazioni (cosí forse anche altre nazioni piú anticamente). Quindi l’universalità della loro lingua. Siccome le scienze e discipline portano da per tutto e conservano le nomenclature che ricevettero dalla nazione che inventolle e formolle, cosí anche i costumi. Ma le scienze si estendono a pochi, poco terreno abbracciano e poco influiscono sul carattere delle lingue a cui passano. Laddove i costumi si estendono all’intere nazioni ed abbracciano tutta la di lei vita, e quindi tutta la lingua che n’é la copia e l’immagine (18 agosto 1821).


*    Da queste osservazioni si deduce che; dopo che i costumi greci furono radicati in Roma; dopo che i romani andavano ad imparar le maniere del bel vivere in Grecia, come si va ora a Parigi; dopo che la moda, la bizzarria, l’ozio derivato dalla monarchia, l’influenza della letteratura greca ec. ebbe grecizzati i costumi e la conversazione di Roma; dopo che le case de’ nobili eran piene di filosofi, di medici, di precettori, [p. 208 modifica]di domestici e uffiziali greci d’ogni sorta;