<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1381&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20130920181633</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/1381&oldid=-20130920181633
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 1381 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 125modifica] alle forme del viso, e la maggiore o minore attenzione che vi si pone va sempre [p. 126modifica]in proporzione della maggiore o minore abitudine di riserva o di licenza, sí negli uomini sí nelle donne. E gli amori sentimentali, di cui gli sfrenati non sono capaci, derivano sempre piú assai dalle forme del viso che della persona ec. ec. È osservabile finalmente che il giudizio delle donne circa la bellezza o bruttezza sí del viso come della persona, nel loro sesso, tarda sempre piú a formarsi che quello degli uomini e non arriva mai a quel punto, e cosí degli uomini viceversa. Nel che è pur nuovamente osservabile che quel giudizio sul bello o brutto umano che possono acquistare i fanciulli prima della sensualità qualunque, è presso a poco egualmente e indifferentemente formato circa il loro sesso che circa l’altro. Dico presso a poco, perché un’alquanto maggiore inclinazione al sesso differente si fa sentire all’uomo sino da’ primissimi anni, e questa produce sempre in lui un’alquanto maggiore osservazione circa quel sesso ec. ec. (23 luglio 1821).