Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1344
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notre orthographe tout caractere muet: et celle des Italiens doit par-la même arriver plutôt que la nôtre à son point de perfection, parce qu ’ils ont la liberté de supprimer les h muettes. La mia osservazione ancora può molto servire a mostrare quanto la scrittura materiale italiana e il suo sistema sia piú filosofico e al tempo stesso piú naturale che forse qualunque altro. Puoi vedere la p. 1339 (17 luglio 1821). Il gl, il gn ec. hanno parte di g e parte di l, ec., ma non contengono queste due lettere intere e non sono né l’una né l’altra. Sono dunque vere lettere proprie, e non doppie, perché non è doppio quello che ha due metà. Cosí dico della z. Non cosí l’x che contiene due lettere intere, e non è che una cifra, ossia un carattere (e non lettera) doppio.
* Alla p. 1246, margine. Ho detto altrove che la lingua francese è universale, anche perché lo scritto differisce poco dal parlato, a differenza dell’italiano. Questo non si oppone alle presenti osservazioni: 1o, Perché ciò s’intende ed è vero, massimamente nel gusto, nella costruzione, nella forma e nel corpo intero della lingua e dello stile francese e scritto, che pochissimo varia dal parlato; ma non s’intende delle particolari parole e locuzioni e costruzioni volgari. 2o, perché la lingua francese polita differisce dalla popolare assai meno dell’italiana. E ciò, primo, per le circostanze politiche e sociali ec. diverse assai nell’una nazione rispetto all’altra, secondo,