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[p. 236 modifica] dolore passato. Ieri, in mezzo a una festa, due fanciulli restano oppressi da una pietra caduta da un tetto. Si sparge voce che tutti due sieno figliuoli di una stessa madre. Poi la gente si consola, perché viene in chiaro che sono di due donne. Che altro è questo se non rallegrarsi perché il dolore si raddoppia veramente, essendo ugualmente grave in ambedue? quando in una sola appresso a poco sarebbe stato lo stesso in tutti due i casi. E quella che tramortí all’annunzio, non avrebbe potuto soffrir di piú se la sventura per se stessa fosse stata doppia. Prescindendo dal caso che la morte di due figli la privasse di tutta la figliuolanza, il che muterebbe la specie della disgrazia, ed è fuor del caso. E potrebbe anche darsi che quel solo figlio ch’ella perdé, fosse unico, laonde questa considerazione qui non ha luogo (16 giugno 1820).


*   La gloria non è una passione dell’uomo primitivo affatto e solitario, ma la prima volta che una truppa d’uomini s’uní per uccidere qualche fiera o [p. 237 modifica]per qualche altro fatto dov’ebbero mestieri dell’aiuto scambievole, quegli che mostrò piú valore sentí dirsi: bravo, schiettamente e senza adulazione da quella gente che ancora non conoscea questo vizio. La qual parola gli piacque forte e cosí egli, come qualche altro spirito magnanimo che sarà stato presente, sentirono per la prima volta il desiderio della lode. E cosí