Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1202
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* Alla p. 767. Le parole che per se stesse sono meri suoni, e cosí le lingue intere, in tanto sono segni delle idee e servono alla loro significazione, in quanto gli uomini convengono scambievolmente di applicarle a tale e tale idea e riconoscerle per segni di essa. Ora, il principal mezzo di questa convenzione umana, in una società alquanto formata, si è la scrittura. Le lingue che o mancano o scarseggiano di questo mezzo di convenzione per intendersi e spiegarsi distintamente ed esprimere tutte le cose esattamente, restano sempre o affatto impotenti o poverissime e debolissime; e cosí accade a tutte le lingue, finché non sono estesamente applicate alla scrittura. Come convenire scambievolmente in tutta una nazione di dare a quella tal parola quella tal significazione certa, determinata e stabile, e di riconoscerla universalmente per segno
di quella tal cosa o idea? Come arricchire la lingua, accrescere le significazioni di una stessa parola, stabilire l’uso e l’intelligenza comune di una metafora o traslato, dare alla lingua una tal facoltà di tale o tal formazione di voci o di modi che significhi regolarmente tale o tal altro genere di cose o idee? Come poi regolare ed uniformare e ridurre sotto leggi conformi in tutta la nazione la sintassi, le inflessioni dinotanti i diversi accidenti di una stessa parola ec. ec.? Tutte queste cose sono impossibili