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432 pensieri (4496-4497)

p. 4498. - Cosí la francese analoga in eul, euil ec. ec. (linceul). Tutte queste forme vengono, dico, dall’unica latina, o che questa abbia forza diminutiva ec., o che sia semplice desinenza, del che vedi la p. 4442-4. — Vedi ancora il pensiero qui precedente (30 aprile). Anche sovente la spagnuola allo allar - ullo ullar; e forse la francese al  (4497) alle, aller - uller. Cosí forse spesso anche la nostra in allo (timballo per timpano) allare - ullo ullare (culla da cunula, cullare, colla, collare, da chordula, fanciullo (vedi la p. 4492, capoverso 7), maciulla, maciullare). Notandum però che anco i latini hanno la forma diminutiva ec. in ill..., ell... oll. .. (corolla; vedi p. 4505), ull..., fors’anche all..., sí in verbi sí in nomi. - Mirabil cosa in quante maniere diverse si è corrotta la pronunzia latina, anche dentro una stessa nazione; cosa notabile assai nella scienza delle etimologie. E da ciò in gran parte deriva la tanta superiorità dell’italiano sul latino in abbondanza e varietà di forme frequentative, diminutive ec., superiorità notata da me altrove, parlando de’ frequentativi latini. - Vedi anche la p. 4490, capoverso 5 (1 maggio). Vedi p. 4500.


*   Crever, se crever, - crevasser.


*   Piovegginare. Piovigginare. Gergo - jargon. Frego - fregacciolo, sfregacciolo, fregacciolare. Impiastrare - impiastricciare. Ram-mentare - di-menticare, s-menticare ec.


*    Masticare: da un mansitum - mastum (pinsitus - pistus) di mandere, come da mixtum misticare.


*    Dello stesso secolo è mancare di poesia, e volere nella poesia sopra ogni cosa l’utile, il linguaggio del popolo; bandirne l’eleganza; privarla della maggior parte del bello, ch’è la sua essenza; o, contro la propria natura di essa, subordinare il bello (e quindi il