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1949 357

sciuto in una wilderness, senza agganci, con l’orgoglio di preparare il mio atollo in questo ignoto e scoppiare un giorno e, quando gli altri se ne sarebbero accorti, essere già grandissimo. Pare che mi riesca. È la mia forza (ecco perché non voglio leggere né descrivere un mio libro ad altri, prima che sia finito).

La D. ha notato che le mie donne sono puttane e se n’è stupita. Stupore mio che sia cosí: non ci avevo mai pensato.

26 novembre.

Cfr. 28 gennaio ’42. Discorsi di Levi che i «ricordi» sono i momenti in cui ci si è sentiti contrapposti alle cose, agli altri, in cui ci si è individuati. Ecco la ragione dell’estasi del ricordo: si ritrovano gli istanti di risveglio, di conoscenza del mondo.

Lavorare stanca 1930 parola e sensazioni
1933
1936
1938
1940
CarcerePaesi tuoi 1938, 1939 naturalismo
Bella estateSpiaggia 1940, 1941


Feria d’agosto 1941, 1942, 1943, 1944 poesia in prosa
e consapevolezza dei miti
La terra e la morte 1945
Dialoghi con Leucò 1945
Compagno 1946 gli estremi:
naturalismo e simbolo staccati
La casa in collina 1947-48 realtà simbolica
Il diavolo sulle colline 1948
Tra donne sole 1949
La luna e i falò 1949