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278 | indice dei capoversi |
Passata è la tempesta |||
p. 93
Perché i celesti danni |||
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Perché le nostre genti |||
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Placida notte, e verecondo raggio |||
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Poi che del patrio nido |||
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Poi che divelta, nella tracia polve |||
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Presso alla fin di sua dimora in terra |||
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Quale in notte solinga |||
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Quando fanciullo io venni |||
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Questo affannoso e travagliato sonno |||
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Qui su l’arida schiena |||
» 130
Ranieri mio, le carte ove l’umana |||
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Sempre caro mi fu quest’ermo colle |||
» 49
Silvia, rimembri ancora |||
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Spento il diurno raggio in occidente |||
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Tal fosti: or qui sotterra |||
» 115
Torna dinanzi al mio pensier talora |||
» 107
Tornami a mente il dí che la battaglia |||
» 43
Umana cosa picciol tempo dura |||
» 151
Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea |||
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