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Cantico di Mosè. DEUTERONOMIO, 33 Mosè benedice

29  Conciossiachè essi sieno una gente perduta di consigli, e non vi sia alcun senno in loro.

29  Oh fossero pur savi, e intendessero queste cose, e considerassero il lor fine1!

30  Come ne perseguirebbe uno mille, e ne metterebbero due in fuga diecimila, se non fosse che la lor Rocca li ha venduti, e il Signore li ha messi nelle mani de’ lor nemici?

31  Conciossiachè la lor rocca non sia come la nostra Rocca, e i nostri nemici ne sieno giudici.

32  Perciocchè la lor vigna è stata tolta dalla vigna di Sodoma, e da’ campi di Gomorra; le loro uve sono uve di tosco, hanno i grappi amari.

33  Il lor vino è veleno di dragoni, crudel veleno d’aspidi.

34  Questo non è egli riposto appo me, e suggellato ne’ miei tesori2?

35  A me appartiene di far la vendetta, e la retribuzione3, nel giorno che il piè loro vacillerà; perciocchè il giorno della lor calamità è vicino, e le cose che son loro apparecchiate si affrettano.

36  Quando il Signore avrà fatto giudicio del suo popolo, egli si pentirà per l’amor de’ suoi servitori, Quando egli vedrà che ogni forza sarà venuta meno, e che non vi sarà nè serrato, nè lasciato.

37  E dirà: Ove sono i lor dii? La Rocca, nella quale si confidavano?

38  Il grasso de’ sacrificii de’ quali essi mangiavano, e il vino delle cui offerte da spandere essi beveano? levinsi eglino, e soccorranvi, e sienvi per ricetto.

39  Vedete ora, che io, io son desso, e che non v’è alcun Dio meco4; io fo morire, e rimetto in vita5; io ferisco, e guarisco; e non v’è niuno che possa liberar dalla mia mano.

40  Perciocchè io levo la mano al cielo, e dico: Come io vivo in eterno;

41  Se io aguzzo la mia folgorante spada, e prendo in mano il giudicio, io farò la vendetta sopra i miei nemici, e farò la retribuzione a quelli che m’odiano.

42  Io inebbrierò le mie saette di sangue, e la mia spada divorerà la carne; io le inebbrierò del sangue degli uccisi e de’ prigioni, cominciando dal capo, con vendette da nemico.

43  Sclamate d’allegrezza, o nazioni6, o suo popolo; Perciocchè egli farà la vendetta del sangue de’ suoi servitori, e farà retribuzion di vendetta a’ suoi avversari, e sarà propizio alla sua terra, al suo popolo.

44  Mosè adunque, con Hosea, figliuolo di Nun, venne, e pronunziò tutte le parole di questo Cantico, agli orecchi del popolo.

45  E, dopo che Mosè ebbe finito di pronunziar tutte queste parole a tutto Israele:

46  Egli disse loro: Mettete il cuor vostro a tutte le parole, le quali oggi io vi protesto, acciocchè insegniate a’ vostri figliuoli di prender guardia di mettere in opera tutte le parole di questa Legge.

47  Conciossiachè non sia una parola vana, della quale non abbiate a curarvi; anzi è la vita vostra7; e per essa prolungherete i vostri giorni sopra la terra, alla quale, passato il Giordano, andate per possederla.

48  E in quell’istesso giorno il Signore parlò a Mosè, dicendo:

49  Sali sopra questo monte di Abarim, al monte di Nebo, che è nel paese di Moab, dirincontro a Gerico, e riguarda il paese di Canaan, il quale io do a possedere a’ figliuoli d’Israele;

50  E muori sopra il monte al qual tu sali, e sii raccolto a’ tuoi popoli8; come Aaronne, tuo fratello, è morto sul monte di Hor, ed è stato raccolto a’ suoi popoli.

51  (Perciocchè voi commetteste misfatto contro a me, nel mezzo de’ figliuoli d’Israele, alle acque della contesa di Cades, nel deserto di Sin9; perchè voi non mi santificaste nel mezzo de’ figliuoli d’Israele).

52  Conciossiachè tu vedrai solamente davanti a te il paese; ma tu non entrerai nel paese ch’io do a’ figliuoli d’Israele.


Mosè benedice le dodici tribù.

33
  OR quest’è la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse i figliuoli d’Israele, avanti la sua morte10.

2  Disse adunque: Il Signore venne di Sinai, e apparve loro di Seir; egli risplendè dal monte di Paran, e venne dalle decine delle migliaia de’ santi11, avendo dalla sua destra il fuoco della Legge, per darla loro.

3  Benchè tu ami i popoli, tutti i santi di esso son nella tua mano; ed essi stanno fra i tuoi piedi, affin di ricevere delle tue parole.

4  Mosè ci ha data la Legge12 che è una eredità alla raunanza di Giacobbe.

5  Ed egli è stato Re13 in Iesurun, quando si raunavano i Capi del popolo, insieme con le tribù d’Israele.

6  Viva RUBEN, e non muoia; ma sieno i suoi uomini pochi.

7  e quest’è la benedizion di GIUDA: Mosè adunque disse: Ascolta, o Signore, la voce di Giuda, e riconducilo al suo popolo; bastingli le sue mani, e siigli in aiuto, per liberarlo da’ suoi nemici.

8  Poi disse di LEVI: I tuoi Tummim

  1. Luc. 19. 42.
  2. Rom. 2. 5.
  3. Rom. 12. 19. Eb. 10. 30.
  4. Is. 45. 5, 18, 22.
  5. 1 Sam. 2. 6.
  6. Rom. 15. 10.
  7. Deut. 30. 19. Prov. 3. 2, 22; 4. 22. Rom. 10. 5.
  8. Num. 27. 12, 13. Deut. 34. 1, ecc.
  9. Num. 20. 11-13.
  10. cap. 49.
  11. Dan. 7. 10. Apoc. 5. 11.
  12. Giov. 1. 17.
  13. Giud. 17. 6.

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