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di Giacobbe sui figli. GENESI, 49. Il Messia annunziato.


15  E benedisse Giuseppe1, e disse: Iddio, nel cui cospetto i miei padri, Abrahamo ed Isacco, son camminati; Iddio, che mi ha pasciuto da che io sono al mondo infino a questo giorno;

16  l’Angelo, che mi ha riscosso d’ogni male, benedica questi fanciulli, e sieno nominati del mio nome, e del nome de’ miei padri, Abrahamo ed Isacco; e moltiplichino copiosamente sulla terra.

17  Ora, veggendo Giuseppe che suo padre avea posta la sua man destra sopra il capo di Efraim, ciò gli dispiacque, e prese la mano di suo padre, per rimoverla d’in sul capo di Efraim, e per metterla in sul capo di Manasse.

18  E Giuseppe disse a suo padre: Non così, padre mio; conciossiachè questo sia il primogenito, metti la tua man destra sopra il suo capo.

19  Ma suo padre ricusò di farlo, e disse: Io il so, figliuol mio, io il so; ancora esso diventerà un popolo, e ancora esso sarà grande; ma pure il suo fratel minore sarà più grande di lui, e la progenie di esso sarà una piena di genti2.

20  Così in quel giorno li benedisse, dicendo: Israele benedirà altrui, prendendone l’esempio in te; dicendo: Iddio ti faccia esser simile ad Efraim ed a Manasse. E Israele antepose Efraim a Manasse.

21  Poi Israele disse a Giuseppe: Ecco, io muoio, e Iddio sarà con voi, e vi ricondurrà al paese de’ vostri padri.

22  Ed io ti dono una parte sopra i tuoi fratelli, la quale io ho conquistata dalle mani degli Amorrei con la mia spada e col mio arco3.

Giacobbe benedice i figli, poi muore.

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  POI Giacobbe chiamò i suoi figliuoli, e disse: Adunatevi, ed io vi dichiarerò ciò che vi avverrà nel tempo a venire.

2  Adunatevi e ascoltate, figliuoli di Giacobbe! Prestate udienza a Israele, vostro padre.

3  RUBEN, tu sei il mio primogenito, La mia possa, e il principio delle mie forze, Eccellente in dignità, ed eccellente in forza.

Tutto ciò è scolato come acqua; non aver la maggioranza! Perciocchè tu salisti in sul letto di tuo padre; Allora che tu contaminasti il mio letto, tutto ciò sparì4.

5  SIMEONE e LEVI son fratelli; Le loro spade sono arme di violenza5.

6  Non entri l’anima mia nel lor consiglio segreto; Non uniscasi la gloria mia alla lor raunanza; Perciocchè nella loro ira hanno uccisi uomini, E hanno a lor voglia spianato il muro6.

7  Maledetta sia l’ira loro, perciocchè è stata violenta; E il furor loro, perciocchè
è stato aspro; Io li dividerò per Giacobbe, E li spargerò per Israele7.

8  GIUDA, te celebreranno i tuoi fratelli; La tua mano sarà sopra il collo de’ tuoi nemici; I figliuoli di tuo padre s’inchineranno a te8.

9  Giuda è un leoncello; Figliuol mio, tu sei ritornato dalla preda; Quando egli si sarà chinato, e si sarà posto a giacere come un leone, Anzi come un gran leone, chi lo desterà9?

10  Lo Scettro non sarà rimosso da Giuda, Nè il Legislatore d’infra i piedi di esso, Finchè non sia venuto colui al quale quello appartiene; E inverso lui sarà l’ubbidienza de’ popoli10.

11  Egli lega il suo asinello alla vite, E al tralcio della vite nobile il figlio della sua asina; Egli lava il suo vestimento nel vino, E i suoi panni nel liquor delle uve.

12  Egli ha gli occhi rosseggianti per lo vino, E i denti bianchi per lo latte.

13  ZABULON abiterà nel porto de’ mari; Egli sarà al porto delle navi; E il suo confine sarà fino a Sidon11.

14  ISSACAR è un asino ossuto, Che giace fra due sbarre.

15  E avendo egli veduto che il riposo è cosa buona, E che il paese è ameno, Chinerà la spalla per portar la soma, E diverrà tributario.

16  DAN giudicherà il suo popolo, Come una delle tribù d’Israele.

17  Dan sarà una serpe in su la strada, Un colubro in sul sentiero, Il qual morde i pasturali del cavallo, Onde colui che lo cavalca cade indietro.

18  O Signore, io ho aspettata la tua salute.

19  Quant’è a GAD, schiere lo scorreranno; Ma egli in iscambio scorrerà altri.

20  Dal paese di ASER procederà la grascia della sua vittuaglia, Ed esso produrrà delizie reali.

21  NEFTALI è una cerva sciolta; Egli proferisce belle parole.

22  GIUSEPPE è un ramo di una vite fruttifera, Un ramo di una vite fruttifera appresso ad una fonte, I cui rampolli si distendono lungo il muro.

23  E benchè egli sia stato amaramente afflitto, E che degli arcieri l’abbiano saettato e nimicato12;

24  Pur è dimorato l’arco suo nella sua forza; E le sue braccia e le sue mani si son rinforzate, Per l’aiuto del Possente di Giacobbe: Quindi egli è stato il pastore, la pietra d’Israele,

25  Ciò è proceduto dall’Iddio di tuo padre, il quale ancora ti aiuterà; E dall’Onnipotente, il quale ancora ti benedirà13 Delle benedizioni del cielo di sopra, Delle benedizioni dell’abisso che giace disotto,


  1. Eb. 11. 21
  2. Num. 1. 33,35
  3. Gios. 24. 32
  4. Gen. 35. 22 Deut. 27. 20
  5. Gen. 34. 25
  6. Prov. 1. 15,16 Ef. 5. 11
  7. Gios. 19. 1;21.1-8
  8. 1 Cr. 5. 2
  9. Apoc. 5. 5
  10. Sal. 108. 9 Luc. 1. 32,33
  11. Gios. 19. 10,11
  12. Gen. 37. 4,28;42.21
  13. Deut. 33. 13-17

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