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232 | guaitare — gualcare. |
waht, guardia, circostanza o luogo dove si fa la guardia; tm. Wacht d’ug. sig. Un deriv. è il bl. guaitator, guaytator, sentinella, che s’incontra più volte negli Stat. Bol., ma che non entrò neppur esso in it.
Guaitare (antiq.), insidiare, agguatare (Grad. S. Gir.; Rim. Ant.). Non credo che questo vb. sia di provenienza ger. immediata, ma che passasse in it. dal prov. guaitar, afr. aguaitier, benchè nel crem. si trovi la voce sost. guaita parallela a prov. guaita, afr. guaite, dalle quali ultime si dovette formare il vb. prov. Del resto anche afr. guaite e prov. guaita e per conseguenza anche it. guaitare hanno a base il ger. wahta, scolta, e vb. wahten, rimirare, spiare, da cui vedremo essere venuto * guatare, afr. guetter e fr. guet, forme parallele. L’it. rispetto sia alle voci fr. che alle orig. ger. ha acquistato un signif. un po’ peggiorativo, cioè da quello semplice di “guardare” è passato a quello di “guardare insidiosamente”. Sull’origine e affinità di aat. wahta, wahten, v. Guatare. Cfr. anche Guaraguato, Schiraguaito e Sguarguato.
Gualcare, sodare i panni alla gualchiera (Bardi; Tariff. Tosc.; Stat. Sen.). Coll’afr. gaucher [mediante un * gualchier], delf. gouchier, procedette da ger. walkan, che sdoppiossi in aat. walchan, battere, pestare, mat. walken, tm. walken, follare, sodare, ol. walken, premere stampare, ags. wealcan donde ing. walk, andare, girare, anrd. walka, rotolare, muoversi in qua e in là, dan. walke, premere. La rad. ger. è walk da idg. walg, che sembra affine a sans. valg, commuoversi curvandosi. Il Faulmann, suppone invece che walch significasse “fare denso”, e che fosse indurimento di vëllan. È certo ad ogni modo che con indebolimento fonico ricompare in Wulkian e Wolcan, e che senza indebolimento diè luogo anche a Gualcire e a Valzer. V. queste voci. Deriv.: gual-ca-mento-cherajo-ratore; gualchiera = afr. gauchoir d’ug. sig.; gualchierajo. Ad it. gualcare risponde norveg. gvalchê.