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gualcire — gualdana. | 233 |
Gualcire, malmenare, piegare malamente, abiti o panni (Canti Carnas., Allegri, Buonarroti). È voce solo dell’it. e viene da aat. walzian, walzan, wëlzan, rotolare, far girare mat. velzen, n. at. wälzen, girare qua e là, spianare con rullo. La forma ags. era vealtian, anrd. velta, il got. valtian = al gr. ἐμβάλλειν. Ora valzian valtjan è causativo appartenente al vb. valzan che dapprima era solo intransitivo. La rad. ger. walt da idg. wald ha una forma secondaria più corta wal, wel, nel got. walus bastone, e, mat. waln, e svizz. walen. V. anche Valzer. Deriv.: gualcito, sgualcire.
Gualdana, schiera di guerrieri che corre a dar un assalto o far prede; assalto, saccheggio, scontro (Dante, Inf. 22). È un nome che fra le lingue rom. è posseduto solo dall’it., e immediatamente riposa su mlt. waldana, gualdana, che riprodurrebbe il mat. woldan d’ug. sig., secondo il Diez ed altri, fra i quali lo Schmeller che [4, 66] trae quest’ultimo dal grido di guerra wol dan, avanti. Invece per il Grimm Myth. 106 e Haupt 5, 494 il mat. è d’origine longobarda e sarebbe dall’Italia penetrato in Baviera ed in Austria solo nel sec. 13.º La voce avrebbe per rad. wald, selva; ed avrebbe significato propriamente “rumore rimbombante nella selva”, quale si fa nelle caccie strepitose, con relazione mitologica. Ma questa spiegazione etimologica soddisfa poco; primieramente perchè da wald a woldan c’è un trapasso molto difficile, e poi perchè il concetto di “selva” non mi pare che si presti a passare a quello di “rumore fatto nella selva”; il quale è poi ancora lontano da quello di mat. woldan e bl. it. gualdana. Pel riguardo storico, se in t. woldan compare solo nel sec. 13º, potrebbe certamente avere avuto orig. immediata it.; ma d’altra parte è noto che in questi esercizi guerreschi gl’Italiani tolsero molto dai Tedeschi anche nel medio-evo, e non mi sorprenderebbe che ne prendessero anche l’usanza delle gualdane e il relativo nome, al tempo