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XXI |||
E vede talvolta delle cose che soltanto uno spirito può vedere |||
   » 172
XXII |||
E sa talvolta delle cose verificabili che soltanto un defunto può sapere |||
   » 180
XXIII |||
E usa spesso lo stile, la lingua e la scrittura di un defunto che il medio non ha conosciuta |||
   » 206
XXIV |||
E scrive perfino senza le mani del medio, e fa cose che il medio e noi tutti, anche con scienza e coscienza, non possiamo fare e nemmeno comprendere |||
   » 221
XXV |||
E finalmente si materializza e prende la forma tangibile, visibile, udibile e fotografabile di un dato defunto |||
   » 268
XXVI |||
La concordanza di più prove simultaneamente e di più medii successivamente dimostra la necessità del defunto e l'insufficienza del medio |||
   » 305
XXVII |||
La maggior obbiezione allo spiritismo è la troppa rarità delle buone prove e la troppa frequenza delle bugie; ma essa non distrugge il valore delle prove buone, e prova soltanto che non tutti i fenomeni medianici sono spiritici |||
   » 312
XXVIII |||
Riassunto e conclusione |||
   » 337