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Finora abbiamo esaminate ad una ad una le singole prove che ci dà l’intelligenza occulta per dimostrarci che essa non è il medio, bensì lo spirito di un defunto. Ed abbiamo visto che l’ipotesi che si debbano invece attribuire soltanto alla forza psichica dell’incosciente del medio la rivelazione di notizie intorno al defunto che il medio non ha conosciuto, la riproduzione della scrittura propria del defunto, la scrittura diretta e l’apparizione di un defunto fotografabile, è veramente in certi casi un tentativo temerario per negare l’immortalità dell’anima senza negare i fatti.

Ora voglio brevemente far notare che questo tentativo diventa in certi casi, più che temerario, disperato addirittura. E questi casi sono specialmente due.

Il primo è quello in cui si hanno più prove simultaneamente,