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Abbiamo parlato finora del contenuto delle comunicazioni medianiche; parliamo ora della forma. Ci sono degli esempj nei quali nemmeno la forma si spiega colla magia dell’incosciente. E la forma può essere più caratteristica del contenuto. E questi esempj sono abbondantissimi. Si possono dividere in tre classi, secondo che si riferiscono allo stile, alla lingua, od alla scrittura del defunto. Esaminiamole partitamente.

1° La prima classe dunque, la meno importante, è quella delle comunicazioni nelle quali si riconoscono lo stile, le espressioni abituali, gli intercalari di un defunto. Gli esempj di questa specie si vedano nell’Aksákow (p. 662, ss. ). Io non ne cito alcuno perchè, sebbene queste prove siano in pratica molto convincenti (sopratutto quando il defunto è ignoto al medio, ed agli astanti, ed il suo stile è riconosciuto da terze persone), la convinzione