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XXIII. Lallement si congratula con Bonaparte per il di lui glorioso ingresso nel territorio veneziano, e gli comunica molte notizie |||
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XXIV. Bonapane al Direttorio. Parla della sorpresa con cui Beaulieu si è impadronito di Peschiera, ben tosto ripresa dall’esercito francese |||
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XXV. Il Direttorio scrive a Bonaparte di obbligar Venezia a consegnargli i fondi de’ nemici, e di indurla a fargli un prestito, usando maniere che non portino a rottura |||
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XXVI. Il Direttorio si duole della perfidia di Genova, e scrive a Bonaparte come abbia a prenderne vendetta |||
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XXVII. II Direttorio incarica Bonaparte di far sapere alla corte di Napoli che se fra un mese la pace non sarà conchiusa, la tregua s’intende rotta |||
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XXVIII. Bonaparte prescrive a Faipoult ciò che abbia a fare in Genova, e soprattutto la condotta da tener col Senato |||
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XXIX. Bonaparte scrive al Generai Vaubois come debba munir Livorno, e la condotta che vi abbia a tenere |||
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XXX. Il Direttorio spedisce a Bonaparte copia di una lettera del ministro della marina onde trarne profitto nelle transazioni politiche d’Italia |||
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XXXI. Il ministro della marina descrive al Direttorio gli approvisionamenti, che si potrebbero domandare a’ diversi governi italiani, e fa conoscere la condotta del governo di Genova, e di Toscana |||
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XXXII. Faipoult parla a Bonaparte del come far uscire da Genova il deposito degli oggetti preziosi, e come trattarvi le cose per rendersele favorevoli |||
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XXXIII. Bonaparte fa conoscere al Direttorio la situazione dell’esercito in Italia, e quella dell’inimico, e parla specialmente di Mantova |||
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XXXIV. Bonaparte descrive la situazione politica di Genova, e insinua al Direttorio i provvedimenti da esservi adottati |||
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XXXV. Bonaparte al Direttorio. Si nota la posizione delle diverse divisioni dell’esercito francese, e quel-la dell’esercito,nemico; si parìa dello stato di Mantova, e degli armamenti di Venezia |||
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