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pia della nota da voi presentata all’occasione della presa dei cinque bastimenti. Eccone dunque offerte due occasioni di muover querela; usatele, e reclamate apertamente. Io vi commetto specialmente di porre in opera i più efficaci mezzi affinchè il danaro, le gioje ed altri oggetti preziosi appartenenti alla Repubblica, e che trovansi in Genova, ne siano immediatamente levati. Fate chiamare a voi il cittadino Suci, e speditemi, per mezzo di un corriere straordinario, l’inventario degli effetti, qualunque essi sieno, che esistono in Genova. Vi prego di tenermi ragguagliato con la maggior precisione di tutto ciò che possa concernere alla nostra posizione col Senato di Genova.




Dal Quartier Generale di Livorno, 9 messidoro anno 4

(27 Giugno 1796)


XXIX - Al Generale Vaubois.


Il General Vaubois terrà presidio in Livorno con la settantesima quinta mezza brigata, una compagnia d’artiglieria ed uno squadrone del primo reggimento di ussari; egli farà mettere in buono stato di difesa le batterie, che guardano l’ingresso del porto; le farà disporre in modo che ciascuna batteria non abbia se non pezzi di uno, o al più di due calibri; farà mettere in assetto dei fornelli da roventar palle, ed avrà cura che i pezzi abbiano munizione per cento colpi: sceglierà un Forte della Città, quello che sia più al caso di difendersi, e che abbia comunicazioni con l’interno, e lo farà mettere in istato di difesa; al quale oggetto farà quei tramutamenti d’artiglieria che crederà necessarj; stabilirà un magazzino dove si contenga di che nutrire 2,000 uomini per quaranta giorni con tutti gli accessorj per sostener l’assedio.

Non tralascierà d’usare alcun mezzo per mantenere in Livorno una perfetta tranquillità; cercherà di affezionarsi le truppe del Granduca di Toscana, alle quali terrà