Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/421


indice 417
Novella seconda |||
 p. 285

Frate Alberto dá a vedere ad una donna che l’agnol Gabriello è di lei innamorato, in forma del quale piú volte si giace con lei; poi, per paura de’ parenti di lei della casa gittatosi, in casa d’un povero uomo ricovera, il quale in forma d’uom salvatico il dí seguente nella piazza il mena, dove riconosciuto e da’ suoi frati preso, è incarcerato.

Novella terza |||
 p. 294

Tre giovani amano tre sorelle e con loro si fuggono in Creti; la maggiore per gelosia il suo amante uccide; la seconda, concedendosi al duca di Creti, scampa da morte la prima, l’amante della quale l’uccide e con la prima si fugge; ènne incolpato il terzo amante con la terza sirocchia, e presi il confessano e per tema di morire con moneta la guardia corrompono, e fuggonsi poveri a Rodi ed in povertá quivi muoiono.

Novella quarta |||
 p. 301

Gerbino contra la fede data dal re Guiglielmo suo avolo combatte una nave del re di Tunisi per tôrre una sua figliuola; la quale uccisa da quegli che sú v’erano, loro uccide, ed a lui è poi tagliata la testa.

Novella quinta |||
 p. 306

I fratelli dell’Isabetta uccidon l’amante di lei; egli l’apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterrato; ella occultamente dissotterra la testa e mettela in un testo di basilico, e quivi sú piagnendo ognidí per una grande ora, i fratelli gliele tolgono, ed ella se ne muore di dolor poco appresso.

Novella sesta |||
 p. 310

L’Andreuola ama Gabriotto; raccontagli un sogno veduto, ed egli a lei uno altro; muorsi di subito nelle sue braccia; mentre che ella con una sua fante alla casa di lui nel portano, son prese dalla signoria, ed ella dice come l’opera sta; il podestá la vuole sforzare; ella noi patisce; sentelo il padre di lei, e lei innocente trovata fa liberare, la quale, del tutto rifiutando di star piú al mondo, si fa monaca.

Novella settima |||
 p. 317

La Simona ama Pasquino; sono insieme in uno orto; Pasquino si frega a’ denti una foglia di salvia, e muorsi; è presa la Simona, la quale, volendo mostrare al giudice come morisse Pasquino, fregatasi una di quelle foglie a’ denti, similmente si muore.

Novella ottava |||
 p. 321

Girolamo ama la Salvestra; va costretto, a’ prieghi della madre, a Parigi; torna e truovala maritata; entrale di nascoso in casa e muorle allato, e portato in una chiesa, muore la Salvestra allato a lui.