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indice dei nomi | 369 |
III
MADRIGALI
I. — Piange i capelli recisi alla sua donna |||
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II. — Troppo elevate le grazie di lei perché egli possa sperare |||
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III. —Sappia la sua donna che, non corrisposto, muore dal dolore |||
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IV. — Quanto lieve l’amore di lei, se le sole minacce l’hanno fugato! |||
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V. — Se muore, è l’amore per lei che lo fa morire |||
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VI. — La sua costanza meriterebbe almeno un principio di mercede |||
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VII. — Ormai ella cede le armi e si arrende ad Amore |||
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VIII. — La bellezza della sua donna supera ogni altra bellezza |||
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IX. — I suoi occhi, se non cesseranno di guardarla, perderanno ogni vita |||
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X. — La morte è per lui il pregio migliore del suo vivere |||
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XI. — Il suo amore è un fuoco che non si spegne |||
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XII. — Dal dolce il fiele, dall’amaro il miele |||
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IV
CAPITOLI
I. — Lamento ispirato dalla morte di Eleonora d Aragona, moglie del duca Ercole d’Este (11 ottobre 1493) |||
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II. —In onore di Obizzo d’Este. Frammento |||
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III. — Firenze invoca la guarigione del suo Lauro (Lorenzo duca d’Urbino), che un grave morbo minaccia di uccidere, come di li a poco accadeva (1519) |||
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IV. — Non paleserá ad alcuno il segreto significato della sua penna nera in fregio d’oro. Sempre pericoloso è il desiderio di conoscere i segreti altrui. V. Una fiera tempesta lo ha sorpreso durante il viaggio che lo porta lungi dalla sua donna; ma piú furiosa e piú lunga la tempesta che lo aspetta al termine del faticoso cammino, per espiazione della sua imprudente partenza |||
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VI. —Il parlar troppo de’ fatti altrui mosse sempre l’ira degli dèi; quale punizione questi non dovrebbero infliggere al calunniatore? |||
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