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I

Lamento ispirato dalla morte di Eleonora d’Aragona,
moglie del duca Ercole d’Este (11 ottobre 1493).

Epicedio de morte illustrissimae Lionorae Estensis de Aragonia
ducissae Ferrariae.

     Rime disposte a lamentarvi sempre,
accompagnate il miserabil cuore
in altro stil che in amorose tempre;
     ch’or iustamente da mostrar dolore
5abiamo causa; ed è sí grave il danno,
che a pena so s’esser potria maggiore.
     Vedo i mei versi che smariti stanno
odendo intorno il lamentar comune,
ch’ove lor debbian cominciar non sanno.
     10Vedo l’insegne scolorite e brune,
suspiri e pianti mescolati insieme
da mover l’alme di pietá digiune.
     Vedo Ferrara che privata geme
di sua adorneza, e per grande ira intorno
15il fiume Po che murmurando freme;
     il qual, presago, il sventurato giorno
in cui la summa Volontá dispose
che un’alma santa fésse al ciel ritorno,
     per non vedere, ogni suo studio pose
20d’allontanarsi all’infelice terra,
sí che in piú parte le sue sponde rose.