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54 iii - madrigali

10che mi meni captiva al sacro colle;
lasciarmi viva, e molle
carcere puoi sicuramente darmi;
ché mai piú, signor, armi,
per esser contra a tuoi disii, non prendo.

VIII

La bellezza della sua donna supera ogni altra bellezza.

     La bella donna mia d’un sí bel fuoco,
e di sí bella neve ha il viso adorno,
ch’Amor, mirando intorno
qual di lor sia piú bel, si prende giuoco.
5Tal è proprio a veder quell’amorosa
fiamma che nel bel viso
si sparge, ond’ella con soave riso
si va di sue bellezze inamorando;
qual è a veder, qualor vermiglia rosa
10scuopra il bel paradiso
de le sue foglie, allor che ’l sol diviso
da l’oriente sorge il giorno alzando.
E bianca è sí come n’appare, quando
nel bel seren piú limpido la luna
15sovra l’onda tranquilla
coi bei tremanti suoi raggi scintilla.
Sí bella è la beltade che in quest’una
mia donna hai posto, Amor, e in sí bel loco,
che l’altro bel di tutto il mondo è poco.

IX

I suoi occhi, se non cesseranno di guardarla, perderanno ogni vita.

     Occhi, non v’accorgete,
quando mirate fiso
quel sí soave ed angelico viso,
che come cera al foco,