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408 | nota sul testo |
possono correggere con l’aiuto dei confronti, per le lezioni uniche seguenti:
Libro I | U | altri codd. (incluso F1) |
p. 16, 1 | le care mie et amate cose | le care mie cose et amate (F4 le più care...) |
Libro II | ||
p. 87, 29 | se io forse dicessi | se io dicessi |
p. 106, 5 | tucto lo serbava | tucto serbava |
p. 112, 18 | sostenere | sostentare |
p. 134. 26 | gli umani appetiti | F1 lascivi (agg. dall’A.) F2 lascivi F3 umani (agg. da Z. A) F4 F5 F6 manca |
p. 141, 4 | l’animo magno e liberale | F1 erto, F2 F4 grande F3 generoso (agg. da Z. .) F3 F6 spazio |
Libro III | ||
p. 172, 30 | allo oste pisano | F1 F3 F4 a l’oste di Pisa (in F1 fu agg. da un’altra mano, non dall’autore); manca in tutti gli altri. |
p. 175, 1 | Hen! gratia d’iddio, così mi sento assai bene et sano | F2 F3 F4 Ben (tutti) assai sano |
p. 227, 16 | (Frase omessa per ragioni non evidenti) | Di noi niuno mai volse dall’altro cosa se non tutta onesta. |
p 229, 9 | adunque | manca in tutti i codd. |
p 236, 11 | nessuna | alcuna |
Queste sono, s’intende, rispetto al corpo di varianti che corrono tra F1 e tutto il gruppo derivante da X, piccole e povere cose, ma credo doveroso mettere in chiaro tutti gli elementi del problema, perché il lettore possa giudicare da sé della spinosa questione delle varianti d’autore che sorge inevitabilmente nella ricostruzione che qui si propone.
In questa ricostruzione ci siamo comportati in linea di massima nel modo seguente. Nella collazione dei codici del gruppo X, ab-