Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/181


libro terzo 175


Giannozzo. Ben! grazia d’Iddio, così mi sento assai sano, ma manco gagliardo che io non solea. Benché a questa età non si richiede gagliardia, ma prudenza e discrezione, pur vorrei almanco potere, come io solea, camminare. Né dubitare, per questo pur lascio adrieto molte faccende e mie e degli amici miei, ove io non posso essere per altrui opera sollicito quanto sarei per la mia. Ma, lodato Iddio, pur mi reputo parte di lodo in questa mia età essere come io sono più che molti altri meno vecchi di me, libero e leggiere da ogni infermità. La sanità in uno vecchio suole essere testimonianza della continenza avuta nella gioventù; e vuolsi avere cura della sanità in ogni età, e tanto avella più cara quanto ella è maggiore; e delle cose care dobbiamo esserne riguardatori e buoni massai.

Lionardo. Così confesso si vuole esserne massaio. Ma che cose trovate voi in prima utilissime alla sanità?

Giannozzo. Lo essercizio temperato e piacevole.

Lionardo. Doppo questo?

Giannozzo. Lo essercizio piacevole.

Lionardo. E apresso?

Giannozzo. Lo essercizio, Lionardo mio. L’essercitarsi, figliuoli miei, sempre fu maestro e medico della sanità.

Lionardo. E non faccendo essercizio?

Giannozzo. Rare volte m’accade che io non possa darmi a qualche essercitazione, ma pur se mai m’interviene per altre occupazioni che io manco m’esserciti che l’usato, truovo che molto mi giova la dieta. Non mangiare se tu non senti fame; non bere se tu non hai sete. E truovo in me questo: per cruda che sia cosa a digestire, vecchio come io sono, soglio dall’uno sole all’altro averla digestita. Ma, figliuoli miei, prendete questa regola brieve, generale, molto perfetta: ponete diligenza in conoscere qual cosa a voi suole essere nociva, e da quella molto vi guardate; quale vi giova, e voi quella seguite.

Lionardo. Sta bene. Adunque la pulitezza, l’essercizio, la dieta, guardarsi da’ contrarii, conservano la sanità.