Le Grazie
Prima edizione: 1827


Il poemetto incompiuto fu composto nel 1812-1813 da Ugo Foscolo ma ebbe genesi ed elaborazione assai complessa che spinsero l'autore a lasciarlo incompleto e frammentario. Le Grazie è considerato l'ultimo capolavoro di questo autore e, come scrive Lanfranco Caretti,

«Le Grazie rappresentano, nella loro preordinata armonia, il culmine di quel processo di universalizzazione della propria autobiografia affettiva che è connotazione antica del Foscolo, sin dalle sue prime prove poetiche.»
(Lanfranco Caretti, Storia della letteratura italiana, L'Ottocento; Garzanti, 2005)

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  • La storia editoriale dell'opera comincia nel 1803, quando all'interno del commento alla chioma di Berenice, al v. 57 e nella Considerazione decimaseconda Foscolo cita quattro frammenti un inesistente inno alle Grazie da lui tradotto.
  • Nel 1822 Foscolo pubblica all'interno del volume Outline Engravings and Descriptions of the Woburn Abbey Marbles una dissertazione Di un antico inno alle Grazie in cui, come vent'anni prima, presuppone un inesistente inno di Fanocle di cui riporta alcuni frammenti tradotti.

Tra queste due date l'autore compone ma non pubblica diversi abbozzi e frammenti che tra il 1812 e il 1813 sembrano raggiungere una forma organica. Foscolo invia un saggio di versi a Milano per il visto di censura, ma nel corso del tempo il disegno dell'opera è continuamente ripensato, ampliato e ridiscusso. Al momento dell'esilio gli abbozzi dei tre inni restarono in Italia e l'autore non poté riaverli per completarli.

L'opera fu dunque lasciata incompleta e la pubblicazione di quanto lasciato da Foscolo ebbe diversi destini

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