Omaggio del Capitolo e del Seminario di Acqui a Giuseppe Marello/Serto poetico/Ode 2
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ODE
Non più atteggiato a duolo
3T’offre giulivo un cantico
Dei figli tuoi lo stuolo,
Che in Te s’affissa, e il palpito
6Sente di schietto amor.
Salve, o Giuseppe, l’inclita
Virtù che in Te s’abbella,
9Già ti precorse fulgida
Come festiva stella,
Ambasciatrice amabile
12del tuo paterno cor.
Salve, Sostegno ai miseri,
Padre dell’orfanello
15L’opra spendevi incognito
In solitario ostello,
Ov’eri guida ed egida
18All’inesperta età.
Lieto bevevi al calice
Delle sventure umane,
21Tergevi amare lagrime,
Porgevi ai figli il pane,
E in atto confortevole
24Parole di pietà.
Quando pietoso un Angelo
Che in Te scorse il Nocchiero
27Al Ciel volgeasi fervido;
E il successor di Piero
A noi lieto spedivati
30Qual Unto del Signor.
Allora un lume insolito
Brillò nel firmamento,
33Ove i Stazielli lessero
Questo soave accento:
« Diletti al Ciel, un vigile
36« Pastore Iddio vi diè.
Vieni, o Giuseppe, al placido
Sorriso, al dolce aspetto
39T’acclameranno i popoli,
Ti chiameran l’Eletto;
Te seguiranno unanimi,
42S’affideranno a Te.
Vieni a irraggiar coi fulgidi
Raggi del tuo bel core:
45A nutricar i pargoli
Che t’affidò il Signore:
Ad acquietar i palpiti
48Di chi sospira a Te!
Per Te l’afflitta vedova
Di Sion rasciughi il pianto:
51Per Te s’allieti il misero,
Volga il sospiro in canto:
Sorrida grato l’orfano
54Scorgendo un Padre in Te!
Vieni, o Giuseppe, ed agile
N’andrà la navicella
57Seguendo il lume vivido
Della tua cara stella;
Brandisci il temo intrepido,
60E rassicura i cor.
Ed or volgi gli ingenüi
Rai sorridendo in giro;
63Indi con voti fervidi
Invoca il Santo Spiro,
E benedici al popolo
66Che Ti donò il Signor.
M. E.