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Vieni a irraggiar coi fulgidi
Raggi del tuo bel core:
A nutricar i pargoli
Che t’affidò il Signore:
Ad acquietar i palpiti
Di chi sospira a Te!
Per Te l’afflitta vedova
Di Sion rasciughi il pianto:
Per Te s’allieti il misero,
Volga il sospiro in canto:
Sorrida grato l’orfano
Scorgendo un Padre in Te!
Vieni, o Giuseppe, ed agile
N’andrà la navicella
Seguendo il lume vivido
Della tua cara stella;
Brandisci il temo intrepido,
E rassicura i cor.
Ed or volgi gli ingenüi
Rai sorridendo in giro;
Indi con voti fervidi
Invoca il Santo Spiro,
E benedici al popolo
Che Ti donò il Signor.
M. E.