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Lieto bevevi al calice
Delle sventure umane,
Tergevi amare lagrime,
Porgevi ai figli il pane,
E in atto confortevole
Parole di pietà.
Quando pietoso un Angelo
Che in Te scorse il Nocchiero
Al Ciel volgeasi fervido;
E il successor di Piero
A noi lieto spedivati
Qual Unto del Signor.
Allora un lume insolito
Brillò nel firmamento,
Ove i Stazielli lessero
Questo soave accento:
« Diletti al Ciel, un vigile
« Pastore Iddio vi diè.
Vieni, o Giuseppe, al placido
Sorriso, al dolce aspetto
T’acclameranno i popoli,
Ti chiameran l’Eletto;
Te seguiranno unanimi,
S’affideranno a Te.