Nuovo vocabolario siciliano-italiano/UC
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Ucaru. s. m. Chi vende oche.
’Ucca. Aferesi di vucca V.
Ucceri. V. vucceri.
Ucchialaru. s. m. Quegli che fa o vende occhiali: occhialajo.
Ucchialazzu. pegg. di ucchiali: occhialaccio.
Ucchialera. s. f. Custodia di occhiali: astuccio, busta. || Luogo dove stanno gli occhi: occhiaja.
Ucchialeddu. dim. di ucchiali: occhialetto, occhialino.
Ucchialettu. V. ucchialeddu. || V. cannucchiali.
Ucchiali. s. m. Strumento di cristallo per ajutare la vista: occhiale. || Lividore che vien altrui sotto l’occhio: occhiaja. || – di longa vista, V. ucchialuni. || – di Cavur, per ischerzo, le manette.
Ucchialunazzu, pegg. di ucchialuni.
Ucchialuneddu, Ucchialunettu. dim. di ucchialuni.
Ucchialuni. s. m. Cannocchiale. || accr. di ucchiali: occhialone (parmi usabile). || Specie di uccello di ripa.
Ucchïamentu. s. m. L’occhiare.
Ucchïari. v. a. Fissar l’occhio verso checchessia con intento di ottenerlo: occhiare, adocchiare. || Dar d’occhio, guardare con compiacenza: occhieggiare. || Guardare cosa o persona con grande attenzione e brama: sbilurciare. P. pass. ucchïatu: occhiato ecc.
Ucchiarruni. s. m. Spazio di terra grande, quasi quanto ne scopre la vista: occhiata (An. M.).
Ucchïata, Ucchia. s. f. Tanta lontananza o spazio di luogo quanto può vedersi coll’occhio: occhiata, || L’atto del guardare, sguardo: occhiata. || – di suli, l’entrar de’ raggi solari in un luogo per un po’ di tempo. || dari un’ucchiata, guardar di passaggio; osservare, star attento a checchessia per conto altrui: dar un occhio p. e. io vo fuori, fammi il piacere di dare un occhio alla mi’ piccina che la non si faccia del male. || ’nt’on’ucchiata, a colpo di occhio (che sarebbe un francesismo): a una occhiata. || a prima ucchiata, di cosa che vedesi appena l’occhio si volge verso essa: alla prima occhiata. || T. zool. Pesce del genere delle razze, che ha occhi grossi: occhiata. Raja oculata L.
Ucchiatazza. pegg. di ucchiata: occhiataccia. || dari o fari un’ucchiatazza, guardare ad occhio torvo qualcuno: dare o fare una occhiataccia.
Ucchiatedda. dim. di ucchiata: occhiatina, occhiatella.
Ucchiatina. V. ucchïata.
Ucchiatuna. accr. di ucchiata.
Ucchiatura. s. f. Guardatura: occhiatura.
Ucchiazzu. pegg. di occhiu: occhiaccio.
Ucchiddu. dim. di occhiu: occhietto. || dim. e vezz.: occhino, occhiolino. || Piccolo foro: forellino. || fari l’ucchiddu, ammiccare nascostamente: far l’occhiolino, dare sotto sotto degli sguardi amorosi: far l’occhietto.
Ucchiettu. V. occhiettu.
Ucchittera. s. f. La parte del vestimento ove sono gli occhielli e i bottoni: occhiellatura.
Ucchiu. Idiotismo di S. Cataldo per occhiu (Verdone).
Ucchiuteddu. dim. di ucchiutu.
Ucchiutu. add. Pieno d’occhi: occhiuto.
Ucchiuzzu. dim, e vezz. di occhiu: occhino, occhiolino. Occhiuccio è dim. ma non vezzegg. e vale occhio piccolo, ma non bello. || fari l’ucchiuzzu, guardare voluttuosamente: far l’occhio pio, l’occhino pio.
Ucci, Uccicci, Ucci cani cani. Modi di aizzar i cani.
Ucciardu. s. m. Mulo nero con muso nero, V. bucciardu.
Uccìdiri. V. ocìdiri.
’Uccirìa. Aferesi di vucciria V.
Uccisioni. s. f. L’uccidere, strage: uccisione.
Ucciula. V. ùlcera.
Uccula. V. vuccula.
Uchicedda. dim. di oca.
’Uci. Aferesi di vuci.
Ucottu. s. m. Oca giovane: pàpero.
Ucuna fem., Ucuni. masc. accr. di oca: ocona, ocone.
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