Novelle (Sercambi)/Novella CII

Novella CII

../Novella CI ../Novella CIII IncludiIntestazione 26 maggio 2023 75% Da definire

Novella CI Novella CIII
[p. 445 modifica]

CII


Di buon’ora la brigata giunse a Sinigaglio, dove si steo agiatamente, dandosi piacere di suoni; e’ cantatori dissero una canzona in questo modo:

«Dà, dà a chi avanza pur per sé:
se ’l tempo se li volge a scherzi d’orsa,
e’ non si trova amico fuor di borsa.
Tu, tu, o tu c’hai stato, ascolta me:
quelli ha il destro a fare a sé amico
c’ha ’l piè innell’acqua e ’l becco nel panico;
pensa, pensa che tardi si rincocca
chi scende in risalire: zara a chi tocca».

E ditta, andarono a dormire.

La mattina seguente lo preposto comandò a l’altore che una novella dica fine che giunti saranno a Fano. L’altore presto a ubidire, voltosi alla brigata disse: «A voi, mattacce che a’ vostri figliuoli insegnate cattività, e massimamente a quelle che alle fanciulle cattività di parole e di fatti l’amaestrate, ad exemplo dirò una novella in questo modo:

DE MALA CORRECTIONE

I>nnel contado di Parma, in una villa chiamata Boera, dove si menano le bestie a pascere.

Nel contado di Parma, in una villa chiamata Boera dove molte bestie grosse si menano a pascere, era uno garzone d’età [p. 446 modifica]di anni xvi nomato Passarino, il quale avendo madre senza padre, però che morto era — la qual madre era chiamata Cadonna — avendo molte vacche con le quali la lor vita manteneano, guardandole in torma co l’altre il ditto Passarino; e simile innella ditta villa era una donna vedova nomata Narda, la quale solamente una figliuola bellisima avea chiamata Belloccora d’età d’anni xv, le quali eziandio di bestiame la lor vita cavavano, guardandole in torma Belloccora colli altri che a guardarle menasse.

Essendo moltissimi mesi stati insieme a guardare vacche Passarino con Belloccora, un giorno infra gli altri Narda, madre di Belloccora, dice alla figliuola che se Passarino li volesse montare a dosso, non lo lassi montare: «Ma dimandali che ti dia ii o iii caci»; et anco poi non consenta. Belloccora, ch’era pura, non sapendo che si volesse ancora dire montare a dosso, disse a la Narda sua madre: «Or che vuol dire questo montare a dosso?» Narda disse: «Et io te lo ’nsegnerò». E postasi Narda in terra riverta et i panni alzandosi, le gambe aprendo disse: «A questo modo ti converrà stare et elli ti saglierà a dosso». La fanciulla disse: «Cotesto saprei io avale ben fare». La madre li dice: «Guarda che tal cosa non facessi, però che io te ne pagherei; ma se Passarino ti dicesse di volerlo fare, fatti dare li caci e poi non consentire». La fanciulla, che tutto ha inteso, li pare mille anni che sia l’ora d’andare a mettere le vacche <in pastura>.

E stato alquanto, Passarino giunge e dice: «Belloccora, metti fuor le buoi». Belloccora presta li buoi manda fuori et alla pastura con Passarino se ne va. Passarino che senza alcun pensiero si sta, Belloccora li comincia a dire: «O Passarino, se mi vorrai montare a dosso, tu mi darai tre caci». E questo ditt’ha Belloccora cantando: «Deh, Passarino, se mi vorrai montare a dosso, mi darai tre caci». Odendo cantare Passarino questa canzonetta a Belloccora, incominciò a lei rispondere in canto: «Or che modo si mont’a dosso, or che modo si mont’a dosso?» Belloccora quello udito rispondere cantando, gittatasi riverta e scopertasi, aperte le cosce disse: «A questo modo starò io, e tu starai di sopra come mamma m’ha insegnato». E simile queste parole dicea cantando. Passarino, che era innel tempo che la natura da se medesma [p. 447 modifica]cognoscea quello che Belloccora volea dire, gittatosi Passarino senza brachi (che ancora portate non avea) giuso per volerli montare a dosso, Belloccora disse: «Aregami prima iii caci». Passarino, che già l’amore lo comincia a pungere, disse: «Io andrò per essi». E mossesi et andò a casa e senza che la madre il sapesse iii caci a Belloccora portò et a lei li diede. Belloccora quelli prese, dando indugio a Passarino. La sera li caci ne portò alla madre.

Narda, che vede che Belloccora ha regati iii caci, la dimanda se Passarino a dosso li era montato. Ella disse di no: «Perch’io non volsi, come voi m’insegnaste». La madre dice: «Benedetta figliuola, or così sia sempre». Passarino, che già avea il cuore a Belloccora, tornatosi a casa stava pensoso per Belloccora. Belloccora, che già il carnale apetito l’avea mossa et anco il conforto della madre e per beffare Passarino, spettava l’ora di andare a mettere li buoi in pastura.

Sopravenne che essendo mal tempo, come d’usanza aveano di mettersi Passarino e Belloccora uno sacco per uno in capo acciò che dall’acqua li campasse, così la mattina con ragione fenno. E solicitando Passarino, l’andò a chiamare: «Passarino col sacco in capo, mette fuor li buoi». Passarino subito mandato li buoi al pasco, n’andarono dove Passarino disse a Belloccora che si lassasse montare a dosso. Belloccora, doppo molto dire che Passarino fatto avea, disse: «Io sono contenta, ma prima voglio che tu mi baci il culo». Passarino, che l’amore li avea già acresciuto il senno, disse ch’era contento: e sempre piovendo, tenendo Passarino e Belloccora il sacco in capo, alzandosi Belloccora li panni dirieto dice a Passarino il culo le baci. Passarino s’inginocchia e il culo li baciò, dicendo: «Ornai mi ti lassa montare a dosso». Belloccora disse: «Non farai, che mamma m’ha ditto che io non mi ti lassi montare a dosso». Passarino scornato non può altro.

Belloccora ritornata alla madre, la madre domandandola quello che il dí fatto aveano, ella rispuose che Passarino li avea basciato il culo: «E poi io non volsi che a dosso montasse». La madre dice: «Benedetta figliuola, or così fà sempre». Belloccora, che vede che la madre l’ha lodata, mettendo in canzone la persona [p. 448 modifica]di Passarino, quando fu tempo andò a chiamare Passarino dicendo in canto: «Baciaculo e Sacco-in-capo, mette fuor li buoi». Passarino, che intende, li buoi mandò al pasco; volendo montare a dosso a Belloccora, ogni di più volte il culo li basciava né mai alcuna cosa da lei aver potéo. <Belloccora> narrando a Narda sua madre ogni cosa et ella confortandola che tal maniera tegna, e di continuo Belloccora chiamando Passarino, sempre li dicea: «Baciaculo e Sacco-in-capo, mette fuor li buoi».

Cadonna, che più volte ha udito chiamare il figliuolo a Belloccora, parendoneli male ebbe Passarino; domandandolo di tutto, li dice tutto ciò che Belloccora li avea fatto, e come Narda li avea insegnato. Cadonna, che ha veduto lo strazio che al figliuolo era stato fatto, diliberando di vendicarsi di tal fatto, prese una bella borsa et a Passarino la diede dicendoli: «Mostra questa borsa a Belloccola, e prima li dì che tu vuoi mettere il tuo pincoro innel suo conno e poi li darai la borsa; e quando ciò arai fatto, non li dare la borsa, e torna a me et io t’insegnerò quello arai a dire altro».

Passarino lieto colla borsa se n’andò al pasco, mostrandola a Belloccora. Belloccora lo prega le la dia. Passarino dice: «Lassami mettere lo pinco innel conno tuo et io te la darò». Belloccora desiderosa della borsa, fu contenta e lassòsi ferrare; e piacendo a l’uno et a l’altro, più volte prima che sera fusse fenno il mestieri. Chiedendo Belloccora la borsa, Passarino senza darlila se n’andò a casa et a la madre racontò tutto. La madre disse: «Oh, se ogimai Belloccora ti dirà più quello che t’ha ditto, tu dì a lei: — Pinco-in-conno e Sacco-in-capo, mette fuor li tuoi — ». E posto che Belloccora non avesse avuto la borsa, nientedimeno per lo piacere avuto disiderava al pasco tornare.

E levatasi, andò a casa di Passarino cantando e dicendo: «Basciaculo e Sacco-in-capo, mette fuor i buoi». Passarino cantando rispuose: «Pinco-in-conno e Sacco-in-capo, mette fuor li tuoi». La madre di Belloccora, che ode tal suono, pensò la sera domandare del fatto. Et andati al bosco, Belloccora solicitando Passarino che il pinco innel conno mettesse, Passarino presto a ubidirla, né più d’altro tra loro si ragionava. [p. 449 modifica]

Narda la sera, tornata Belloccora, dice quello che dir volea Passarino quando dicea Pinco-in-conno e Sacco-in-capo, mette fuor li uoi. Belloccora tutto narrò fine a quel punto. Narda, che vede la figliuola aver meglio imparato che non l’avea insegnato, ordinò che Passarino fusse suo marito.

E vedute le parti, senza cantare si denno poi buon tempo.

Ex.º cii.