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di anni xvi nomato Passarino, il quale avendo madre senza padre, però che morto era — la qual madre era chiamata Cadonna — avendo molte vacche con le quali la lor vita manteneano, guardandole in torma co l’altre il ditto Passarino; e simile innella ditta villa era una donna vedova nomata Narda, la quale solamente una figliuola bellisima avea chiamata Belloccora d’età d’anni xv, le quali eziandio di bestiame la lor vita cavavano, guardandole in torma Belloccora colli altri che a guardarle menasse.

Essendo moltissimi mesi stati insieme a guardare vacche Passarino con Belloccora, un giorno infra gli altri Narda, madre di Belloccora, dice alla figliuola che se Passarino li volesse montare a dosso, non lo lassi montare: «Ma dimandali che ti dia ii o iii caci»; et anco poi non consenta. Belloccora, ch’era pura, non sapendo che si volesse ancora dire montare a dosso, disse a la Narda sua madre: «Or che vuol dire questo montare a dosso?» Narda disse: «Et io te lo ’nsegnerò». E postasi Narda in terra riverta et i panni alzandosi, le gambe aprendo disse: «A questo modo ti converrà stare et elli ti saglierà a dosso». La fanciulla disse: «Cotesto saprei io avale ben fare». La madre li dice: «Guarda che tal cosa non facessi, però che io te ne pagherei; ma se Passarino ti dicesse di volerlo fare, fatti dare li caci e poi non consentire». La fanciulla, che tutto ha inteso, li pare mille anni che sia l’ora d’andare a mettere le vacche <in pastura>.

E stato alquanto, Passarino giunge e dice: «Belloccora, metti fuor le buoi». Belloccora presta li buoi manda fuori et alla pastura con Passarino se ne va. Passarino che senza alcun pensiero si sta, Belloccora li comincia a dire: «O Passarino, se mi vorrai montare a dosso, tu mi darai tre caci». E questo ditt’ha Belloccora cantando: «Deh, Passarino, se mi vorrai montare a dosso, mi darai tre caci». Odendo cantare Passarino questa canzonetta a Belloccora, incominciò a lei rispondere in canto: «Or che modo si mont’a dosso, or che modo si mont’a dosso?» Belloccora quello udito rispondere cantando, gittatasi riverta e scopertasi, aperte le cosce disse: «A questo modo starò io, e tu starai di sopra come mamma m’ha insegnato». E simile queste parole dicea cantando. Passarino, che era innel tempo che la natura da se medesma