Non se reze questa nostra cittade
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Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
LI
Deplora il cattivo reggimento di Treviso.
Non se reze questa nostra cittade
cum senno, cum vertú ni cum valore:
anzi si osserva grandissimo errore
4contra voler d’onn’omo, c’ha bontade.
Ché qual si mostra aver piú lialtade,
piu corrompe di botto el suo onore
per presio, per manazze, per amore,
8per non servare al Comun fedeltade.
E, s’alcun di mal fare vieti represo,
orgoglioso responde: — El tuo pensato
11come noi mostri, che seresti enteso? —
Poi, se quegli, che disira il buon stato,
lo fa sentir agli capi, che regna,
14senza guadagno lor, zascun lo sdegna.