Agli altri mali de la nostra terra
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Questo testo fa parte della raccolta XX. Messer Niccolò Rosso
LII
Quali siano i mali, che guastano la sua cittá.
Agli altri mali de la nostra terra,
c’hanno deserta guelfi e ghibilini,
questo vi cumulano i cittadini:
4ch’onni di fanno ensieme nova guerra.
51 sdegno cum la envidia, che i afferra,
gli rende tanto miseri e topini,
che parlando detranno lor vicini;
8unde ferite e morte poi si sferra.
Ni pensano lo numer’di’ zentili,
ni quanta zente la cittade porta:
11ché sono tre pedoni e dui arfili.
Ma per la gran soperbia, che v’è orta,
zascun, ch’offende, piú se tien presato,
14che non fu Roma nel suo mazor stato.