Matematica allegra/11d
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Precisazioni
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Ritorniamo per un momento al gioco del lotto. La questioncella molto semplice che ora voglio risolvere e chiarire mi è stata posta più di una volta dagli appassionati di questo gioco, e non mi meraviglierei che se la ponessero la zia o lo zio, la nonna o il nonno, il babbo o la mamma di molti di voi, ragazzi cari.
Mi è stato chiesto: se la probabilità di vincere un ambo al lotto è 1 : 400,5 come lei dice, allora basterà che noi giochiamo 401 ambi diversi per essere sicuri di vincere.
Non è esattamente così: il rapporto indicato è la probabilità matematica di vincere, ma se voi giocate 401 ambi non giocate affatto tutti gli ambi che si possono comporre con 90 numeri. Per avere la certezza matematica di vincere dovete giocare 4005 ambi, ossia tutte le combinazioni di 90 numeri a 2 a 2. Così facendo avrete la certezza matematica di vincere non un ambo solo, ma tutti i 10 ambi usciti con la cinquina. Se voi farete 4005 puntate di una lira vincerete insomma 10 x 250 = 2500 lire... rimettendoci ben 1505 lire. (Ciò perché il gioco non è equo, ossia perché paga meno di quello che dovrebbe pagare, come ho già detto).
Analogamente, per avere la certezza matematica di vincere dovete giocare i 117.480 terni risultanti dalle combinazioni di 90 numeri 3 a 3. In tal modo vincerete sicuramente 10 terni, ossia tutti i 10 terni usciti con la cinquina, e incasserete lire 42.500, ... rimettendoci 74.980 lire.
Per avere la certezza matematica di fare la quaterna, dovrete giocare 2.155.190 quaterne puntando su ignuna una lira; e farete ben cinque quaterne, ossia tutte le cinque quaterne uscite con la cinquina, e vincerete 400.000 lire... rimettendoci 2.155.190 lire.
Sarete infine sicuri di fare una cinquina giocando le 43.949.268 cinquine, risultanti dalla combinazione di 90 numeri 5 a 5; farete la cinquina, e se avrete puntato una lira per ognì cinquina incasserete 1.000.000 di lire, rimettendoci 42.949.268 lire.
Concludendo: per avere la matematica certezza di vincere al lotto, bisogna essere disposti in precedenza a rimetterci. E allora? E allora, fra tutte queste complicazioni, la miglior cosa sarebbe non giocare affatto. E sarebbe anche l’unico modo per guadagnare sicuramente: si guadagnerebbe senza dubbio l’importo della giocata non fatta.
Se poi proprio proprio volete giocare, amici cari. fate così: chiudete gli occhi e compilate a caso una schedina, o dettate tre numeri qualsiasi all’impiegata del botteghino del lotto. Non stateci a pensare, non fate profondi studi, non consultate la Gazzetta dello Sport né il libro dei sogni. Dite solamente: signora fortuna, pensaci tu!
In coscienza, vi assicuro che è l’unica maniera, giocando, di poter talora imbroccare un 13 o un terno o una quaterna.
E, si capisce, dimenticatevi anche tutta questa chiacchierata sulle combinazioni, le permutazioni e le disposizioni, nonché sul calcolo delle probabilità.
Nel gioco, come in tutte le cose della vita c’è un solo elemento che conta, e col quale si vince sicuramente: la Fortuna. Lo studio, l’intelligenza, l’abilità, il calcolo... si, sì, tutte cose belle che qualche volta possono anche servire: ma se manca quel tale elemento non c’è niente da fare.
Con esso si spiegano le vincite di decine e centinaia di milioni al Totocalcio, le quaterne sbalorditive al lotto, le ricchezze strepitose accumulate in pochissimo tempo, gli inspiegabili successi artistici, industriali, finanziari, di uomini che sono autentiche mediocrità.
Amici cari, studiate seriamente, preparatevi col massimo impegno alla lotta della vita... e poi dite: «signora Fortuna...» con quel che segue.