Lirica (Ariosto)/Appendice prima - Liriche dubbie/Capitoli/II. - Desideroso di conformarsi ai...

II. - Desideroso di conformarsi ai...

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II. - Desideroso di conformarsi ai...
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II

Desideroso di conformarsi ai voleri dell’amata, egli l’ama tenacemente
senza aspettarsi alcun premio, senza proporsi alcun fine.

     Se quella èFonte/commento: Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/372 faticosa e dura prova
che da cosa che piaccia e possi aversi
di suo proprio voler uom si rinnova,
     strana è la mia ch’in un desir conversi
5di cui non cerco il fin né lo vorrei,
e n’abbi e giorni e mesi e gli anni persi.
     Non voglio, perch’io voglio i voler mei
conformi a’ vostri e, non volendo voi,
voler non voglio e voler non potrei,
     10Esto non voglio e quel medesmo poi
cercasse, ancor mi si porria dir scemo
de la parte miglior che regna in noi;
     né mediocre avenga (sic) né supremo
premio ne attende (sic)Fonte/commento: Pagina:Ariosto, Ludovico – Lirica, 1924 – BEIC 1740033.djvu/372; e son quel che fui pria
15e sarò infin che chiuderò l’extremo;
     a libera elezion dispona o mia
stella fatal mi inchini, io sarò in questa
o sia constanzia o pertinacia sia.
     Diversamente in li animi s’inesta
20l’opinione per variati rami
e par la sua a ciascun vera ed onesta;
     onde avien che fra noi virtú si chiami
un atto, un modo, un operar ch’altrove
per publico parer vizio s’infami.
     25Dica quel che gli par ciascun; ché dove
perseveranzia sia stimo virtute
e vizio l’abbundar di voglie nove;
     ragion è ben ch’in l’elezion si mute
d’un in altro parer; ma, fatta, deve
30tenersi o sia di danno o di salute.

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     Vogliovi amar con quel’amor che deve
l’amata sua (a) un fortunato amante,
che del suo puro amor premio riceve.
     Né piú risguardo né attendo in ante
35che satisfare in questo una mia voglia,
un proposito mio fermo e costante.
     Un sperar che nel fin premio si coglia
in tutti è piú ne l’amorose imprese;
questo è quell’altro affaticar ch’invoglia.
     40Son for del gregge; sol per un cortese
e liberale instinto nulla attendo
de l’ore in voi servir a drieto spese.
     Cosí vi dono quante oggi ne spendo
e quante a spender n’ho, ch’ampla mercede
45pur ch’a me stesso satisfaccia prendo;
     e per farvi di ciò piú ampia fede
quanto per lo avenir a patir abbia
del mal ch’amor per voi giá mi provede,
     non esciran piú for di queste labbia,
50quantunche il grave ardor, chiuso nel petto,
m’arda, mi strugga e mi converta in rabbia.
     Cosí potrò levarvi ogni sospetto
ch’i’ cerchi in voi pietá; questo non chieggio,
quel che né senza domandar ne spetto;
     55cosí potrò schifar quel ch’ora peggio
mi parve in tutto l’amoroso foco,
che di quanto per voi soffro e vaneggio
     aviate sempre onde pigliarvi gioco.