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liriche dubbie 271

     Vogliovi amar con quel’amor che deve
l’amata sua (a) un fortunato amante,
che del suo puro amor premio riceve.
     Né piú risguardo né attendo in ante
35che satisfare in questo una mia voglia,
un proposito mio fermo e costante.
     Un sperar che nel fin premio si coglia
in tutti è piú ne l’amorose imprese;
questo è quell’altro affaticar ch’invoglia.
     40Son for del gregge; sol per un cortese
e liberale instinto nulla attendo
de l’ore in voi servir a drieto spese.
     Cosí vi dono quante oggi ne spendo
e quante a spender n’ho, ch’ampla mercede
45pur ch’a me stesso satisfaccia prendo;
     e per farvi di ciò piú ampia fede
quanto per lo avenir a patir abbia
del mal ch’amor per voi giá mi provede,
     non esciran piú for di queste labbia,
50quantunche il grave ardor, chiuso nel petto,
m’arda, mi strugga e mi converta in rabbia.
     Cosí potrò levarvi ogni sospetto
ch’i’ cerchi in voi pietá; questo non chieggio,
quel che né senza domandar ne spetto;
     55cosí potrò schifar quel ch’ora peggio
mi parve in tutto l’amoroso foco,
che di quanto per voi soffro e vaneggio
     aviate sempre onde pigliarvi gioco.