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Aristotile filosofo

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Socrate filosofo Quintiliano di Spagna
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aristotile filosofo.

Felicità si è uno atto che procede da perfetta virtù dell’anima, e non del corpo.

Favellare verace fa prò all’uomo, non solamente alla scienza, ma migliorare1 gli costumi della vita.

Coloro che non hanno intendimento, sono migliori che coloro che l’hanno, e non l’adoperano.

Chi non pensa bene, non l’adopera.

Virtù è abito dì voluntà governato per lo mezzo.

Meglio è essere grande infra piccoli, che essere piccolo infra’ grandi.

Dal troppo e dal poco si corrompe castità e fortezza; dal mezzo si salva. [p. 4 modifica]

Di niuna cosa ci dovremo più vergognare, che quando parliamo di Dio.

La ’ngiuria, sanza ragione fatta, è disinore e: infamia a colui che la fa.

Forte cosa è a vincere l’uomo, se in prima non si vince egli2 medesimo.

L’uomo reo non fa niuna3 cosa, se non è a sua propria utilità.

Colui è gentile, le cui opere sono gentili.

Tirannia non è altra cosa, che corruzione di principato.

La giustizia si è la più nobile cosa, e la più forte virtù che sia.

Neuna cosa si può bene fare sanza dilettazione.

Prudenza si è la virtù dello intendimento e della cognoscenza e della forza, e lo governamento della ragione.

L’anima, ch’è adornata delle virtù, è la gioia del paradiso.

Cominciamento d’amistà è dilettazione.

Povertà di senno e di discrezione, è cagione di tutto lo male che si fa.

Uno medesimo consiglio è contro li nemici che a li medici contro a li vizi del corpo: vincere alcuna fiata è meglio con fame, che con ferro.

Neuno è savio, se egli non è buono.

Maniera d’uomo savio si è addimandare nella cosa se certanità quale vi si può trovare.

Quanto la moltitudine è maggiore, cotanto è minore lo ’ntendimento e più dalla lunga.

Infra tutti gli beni temporali, onore è lo più grande onore.

Niuno puote avere niuna cosa prefettamente, se non ha tutto quello che si conviene a quella cosa. [p. 5 modifica]

Tutti coloro4 che lusingono,5 sono servi.

Non è cosa sì buona, che ’l troppo non la faccia doventare rea.

Migliore speranza si puote avere in colui che s’avvilia, che in colui che si loda.

Speranza nasce da buona cosa, e di mala cosa nasce paura e non speranza.

Le contrarie cose poste allato di sè, più chiaramente dimostrano lo suo essere.

Lo cominciamento è grande parte di tutta l’operazione.

Ciascuno fa come gli è fatto.

La discrezione con maturitate, è gloria della degnità.

Non è prezzo nè tesoro, per lo quale si potesse ricomperare la buona fama.

Note

  1. Il T.P. megliorare, e appresso, megliore per migliore.
  2. Il T. P. ello.
  3. IL T.P. neuna; e così quasi sempre.
  4. Il T. P. quelli; e così altre volte
  5. Così il Ms. Il T.P. lusingano.