Libro di sentenze/Quintiliano di Spagna
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quintiliano di spagna.1
Mestieri2 è che si fornisca di molte virtù colui3 che non si vuole agguagliare a niuno.
Non si conviene stimare di che etade sia l’uomo, ma quanto egli abbia prosperità in istudio.
Dobbiamo4 perseverare da che aviamo incominciato, e se ’l potere viene meno, almeno coll’animo perseveriamo.
Così viene meno all’avaro quello che egli ha, come quello che non ha.
A racconciare gli animi niuna cosa è più graziosa della vergogna.
Generazione di riverenza è, non volere sapere le cose che sono da tacere.
A cui non si può credere, non ha ragione5 di parlare; chè la fede delle parole gli è tolta, e ogni altorità6 di parlare.
Lo gittato fuori di diritta via, non puote reddire, se non per una altra via.
Non leggiermente si persuade a coloro che non vogliono.
Quello uomo è malvagio, che soffrire non puote.
Non credere a colui che gli tuoi doni corrompono.
La loda vecchia cade, se la nuova non la sostiene.
Ciascuno superbo si fae strabocchevole ne’ suoi fatti.
Lo savio considera lo fine, e lo stolto lo cominciamento.
Colui che non dà quello ch’ama, non riceve quello che disidera.
L'uno contrario fa conoscere l’altro.