III. — Ad un Anonimo prelato

../2 ../4 IncludiIntestazione 12 settembre 2017 100% Da definire

III. — Ad un Anonimo prelato
Vol. I - 2 Vol. I - 4
[p. 5 modifica]

III. — Ad un Anonimo prelato.1


Ill. et Rev. Mons. pad. mio colend.

Qui in Padova, già quattro giorni, ho ricevuto quella di Vostra Paternità illustrissima e reverendissima delli 24 settembre, e ieri quella delli 29 opportunamente, essendo qui monsignore da Ponte [p. 6 modifica]canonico, il quale già pochi anni fu procuratore di questo vescovo ad visitanda etc. Da lui ho inteso che il procurator fiscale lo ricercano onninamente de gremio; ma in alcuni piccioli vescovadi s’ammette ancora altra persona, con alligazione però delle cause per quali non s’abbia commodamente potuto mandar persona di tal qualità; e che, per ogni buon rispetto, è bene mandar persona pratica della diocesi, non però necessario, imperocchè non si negozia cosa particolare, anzi che in doi giorni si spedisce del tutto. S’invia in procuratore con lettere al signor Carlo Mattei, al quale pertiene il carico per esser proponente nella congregazione del Concilio: al primo Diacono non si scrive, nè si negozia con altra persona che col suddetto Mattei, e col secretario suo. La procura va in forma ben nota alli notari; la giustificazione degli impedimenti è ammessa facilmente, sebbene non avesse tutte le esattezze. Non ho saputo dimandar altri particolari, perchè egli m’ha detto che altro non occorre, nè la lettera di V. P. illustrissima e reverendissima ricercava altro: ma se li occorrerà saper altra cosa, scrivendomi a Vinezia, dove sarò in fine di questa settimana, mi resta qui un amico, il quale avendomi introdotto al suddetto canonico, potrà intendere ogn’altra cosa che facesse bisogno sapere.

Ringrazio con tutto l’animo V. P. illustrissima e reverendissima della offerta che mi fa della predica di Agort,2 la quale mi è stata richiesta per impetrarla da lei per il padre maestro Andrea da Brescia e per il padre maestro Mariano da Bologna; [p. 7 modifica]e io m’era scusato con ambidue, per non essere tanto grave et importuno con lei. Ora che me ne fa grazia, la offerirò ad uno d’essi se non saranno provvisti, ovvero ad altra persona che sii quale l’audienza ricerca.

Quando sarò in Vinezia li scriverò li particolari del conflitto letterario di Francia, che credo le sarà di gusto intenderli. Li resto ubbligatissimo per le offerte fatte al padre Lauro; et per fine di questa le bascio con riverenza la mano, et prego Dio N. S. che li doni aumento di felicità.

Di Padova, il 9 ottobre 1600.




Note

  1. Inedita. Dalla R. Bibliot. Palatina di Firenze.
  2. Vedasi al principio della Lettera VI.